lunedì, dicembre 13, 2004

13 di 1000

13 di 1000

Musica: la musica delle notti d'inverno. ( no, non é white christmas, non capite la poesia, cazzo )
Immagine: macchina sotto casa. Vetri appannati. Luci arancione dei lampioni. Gioco di ombre sull'asfalto formato dalle fronde dei rami d'eucalipto.

Premessa:

Sono nato fesso e fesso morirò.

Dodicesima, non sono morto fesso, mi pare evidente. In compenso vivo fesso. Dormo anche fesso. Sono un fesso a trecentosessanta gradi, ventiquattro ore su ventiquattro.

Ora, Mac gioca. A me va bene. Solo... sono fesso e consapevole di esserlo. Non l'ho mai nascosta a nessuno la mia fessaggine. Sarebbe impossibile. Per farvi un esempio: sarebbe come cercare di infilare la Torre Eiffel oriiginale in un cassetto del comodino, tra i calzini. Fisicamente impossibile.

Mac é speciale. Difficile trovarne anche simili. Gioca seriamente a essere una bastarda, poi ti sconvolge mostrando di essere il contrario. Quante scazzate ci siamo fatti. Una tra le persone con cui ho litigato di più. Ora non riesco a litigarci.

Temo che ciò sia grave. Sintomo preoccupante anzichenò. Devo contattare uno specialista. Milingo potrebbe andare bene. Devo farmi esorcizzare al più presto. Visiterà a domicilio? Tra una settimana comincerò a eralrap la oirartnoc.

Cristo. Troppo tardi.

Ho passato belle giornate, belle serate, belle nottate.

Quando riuscirò a capire che non é giusto che io desideri che continuino a essere così? O meglio, é umano ma improbabile. Se ti lanci dal settimo piano sai che é altamente improbabile che tu sopravviva. Puoi decidere di lanciarti comunque, e puoi goderti il volo, quell'assenza di peso che ti rende così vivo. Ma il suolo arriverà comunque, e lo sai. Ma mentre voli, magari, puoi far finta di no, non pensarci. Certe volte il tempo mi sembrava fermo, nelle ultime settimane, e avrei voluto rimanere sospeso tra quelle lancette a lungo. Sto giocando con il fuoco, e mi sento stupido e felice a farlo. É stato più facile del previsto. E, sapete una cosa? É stato tanto più bello del previsto. Quanto posso continuare a giocare ( perché sto ancora giocando e non mi va di smettere, é uno tra i giochi più belli a cui ho mai partecipato ). Non ho paura di bruciarmi io, sono rischi del mestiere se fai il piromane. Ho paura di bruciare altri e, soprattutto,

Non ero svenuto. Ho solo cambiato il fegato. Se dovessero farmi l'autopsia ci troverebbero dei copertoni nel mio stomaco, come a gli squali. Se continuo così in capo a qualche giorno comincerò a cibarmi di carne umana. Mi manca solo quella.

Il cibo é legato al sesso. Quanto mi piace mangiare, ultimamente! Sento ogni gusto a mille. Ma sto subendo mutazioni genetiche a forza di mangiare cinese, pizze al cotechino e schifezze varie. L'ultima volta che ho dato un'occhiata a uno degli schifi dolci che fagocito gli ingredienti sembravano scritti da un marziano alcolizzato. La conta delle calorie aveva più zeri del mio conto in banca.

Ma meglio così che la gastrite nervosa.

Ieri ho dipinto. Mi é venuta fuori una schifezza orrenda. Se qualcuno sentisse la pulsione di appenderlo gli consiglierei un buono psichiatra. Tecnicamente:

Ricetta per una crosta

Tempo di preparazione: 129 minuti.

Difficoltà: medio-facile.

Ingredienti:

Una tela 40 x 50 usata
Acqua bollente con zafferano
Vinavil
Fanghi di bellezza antibrufolo
Fazzolettini per il trucco
Acrilici ( neri, rossi e bianchi )
Polverine ( rosse e blu )
Spugnette

Preparazione:

Prendere la tela, guardarla e sentire un'immane spunto artistico. Preparare al microonde un bicchiere di acqua e zafferano. Mescolare alla mistura del vinavil finché non diventa consistente. Infilarci il dito e urlare perché é bollente. Mettere da parte a raffreddare. Andare in camera di tua madre a prendere dei fazzolettini velo per il trucco. Se sei una donna puoi usare i tuoi. Dividere i fazzolettini velo per velo. Spalmare sulla tela uno strato di mistura gialla e collosa. Appiccicarci i veli con disposizione casuale, facendo in modo che si riempino di grinze. Guardare soddisfatto la tela e pensare che manca qualcosa. Prendere le polverine e buttarne qualche pizzico sulla tela appiccicosa. Prendere i fanghi e passarli sulla tela. Accorgersi al terzo passaggio che i fazzolettini sono ormai avviluppati alle tue mani e immedesimarsi con Tutankamon. Guardare con orrore la tela che sembra qualcosa trovato dopo un'alluvione. Pensare in buona fede che puoi recuperarla con gli acrilici. Pensare che del guacamole non ci starebbe male ma, per fortuna, non ce l'hai. Passare del nero sulla tela e renderla ancora più brutta. Sbroccare, mischiare l'acqua con zafferano e vinavil con acrilico nero, polverine, fanghi e fazzoletti fino a ottenere una cartapesta nera della consistenza della pece. Spalmarla sulla tela in modo che rimangano bugni, bozzi e grinze. Notare che così é quasi bello ma non puoi fare una tela nera e spacciarla per un quadro ( blu si, e rossa pure, ma nera no, a meno che non tu non sia già famoso ). Cominciare a riempire la tela di polverine. Poi graffiarla fino a formare una figura vagamente umanoide. Accorgersi che sembra un deportato abissino e aggiungere un muro in prospettiva peggiorando ulteriormente la situazione. Far riposare il tutto fuori dalla finestra per qualche ora.

Questo è venuto meglio

Contemporary Art Generator