7 di 1000
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Musica: Stand by me, rifatta da John Lennon.
Immagine: giorno, lo zaino da viaggio aperto, vicino.
Settima.
Weekend, costiera amalfitana.
Il viaggio, allontanarsi dalla propria vita per guardarla da
lontano e scoprire di non riconoscerla, di non riconoscersi.
à strano, una vacanza seppur breve ti pone fuori dal tempo, almeno
fuori da quello che la quotidianità scandisce per te, dandoti la
possibilità e l' effimera illusione di creare un ritmo a tua misura
che irrevocabilmente svanisce senza lasciare traccia ma non senza
amarezza al ritorno a casa.
Casa...
(no, non sono parente di E.T. e non ho problemi di telefono)
La casa e il rifugio, almeno dovrebbe esserlo, ma la mia mi sembra
sempre piu stretta, piccola, o forse sono io che mi sto allargando a
dismisura (no, non mi serve una cura dimagrante, parlavo del mio IO
interiore, o mio prosaico lettore...)
La vita giorno dopo giorno ti carica di un nuovo fardello di
esperienze ed emozioni, ci sono quelle leggere, le piccole porzioni
singole di felicità , e quelle intense e pesantissime, irrinunciabili e
spesso inaspettate, che d improvviso esigono uno spazio che stento a
trovare.
la filosofia bonsai.
il segreto é togliere, potare, ridurre all' osso, all' essenza.
ma chi decide cosa eliminare?
la mia casa e sovraffollata di ricordi vecchi e nuovi, consumati,
accarezzati, fusi tra loro a formare un passato leggendario e una
realtà parallela nella quale vorrei annegare ma coscientemente, per
scelta
non per necessità .
il gusto barocco, tipicamente italiano, per gli ambienti straripanti...
Perche il vuoto ci fa così paura?
Sono un iconoclasta.
Vi chiedo scusa, lo so, sono in ritardo. Chissà che avete pensato.
Anche la settima l'ho presa Lunedì notte, non domenica. Ero in
viaggio, costiera amalfitana appunto. Positano, Amalfi, Minori,
Vietri, le strade a picco sul mare, il mio terrore per l'altezza,
gente che fa il bagno ( Novembre...), gatti accucciati, chiacchiere in
riva al mare, onde infrante, silenzi infranti, paure infrante, un
ginocchio quasi infranto su uno scoglio. Le papere marine torneranno,
e allora saranno giorni strani. Battiato, poi musica trash nel ridente
paesino di Amalfi, gente che si gira. Secondo la canzone é più
economico andare a mignotte che trovarsi la ragazza. Fumo a tranci,
pesce fresco, vino buono, vista sul mare, Positano. Il forno in camera
(non é da tutti, chi se ne frega della Yakuzi), poi la signora Maria.
Un segreto rivelato con fiducia, finalmente. Colazione in terrazza,
sembra un film. Lo é?
Non sono sincero con voi, non scrivo tutto quello che succede qui.
Sapete, ho una malattia rara: la Riflettoriasi. Ovvero: in ogni
momento della mia vita, in ogni luogo, anche da solo, vedo puntato su
di me un riflettore. Come situazione é critica, anche perché si
schiatta di caldo. Andy Warhol aveva esteso la sua arte fino ad
avvolgere la sua vita, e rendere un'opera pop anche quella. Un
barattolo di zuppa Warhol, grazie. E che sia ben dipinto, s'intende.
Io non sono un'artista, ma ( mi sono appena messo il pennino del
palmare in bocca pensando fosse la sigaretta... Lo so fumare fa male,
ma non credo di dovermene preoccupare, o no?), dicevo: ma ho un gusto
teatrale per ogni momento. Qualcuno mi ha detto che quando mi volto
per aspettare mi metto in posa. Vero, e cerco anche la luce migliore
(ho fatto teatro per qualche anno, e so come si sente se la luce ti
arriva bene o male. Sul palco la puoi sentire anche a occhi chiusi
tanto si avverte la differenza con i riflettori).
Forse la cosa più divertente é che talvolta mi sento agile. Tipo una
volta, a fotografia, che per non impallare il campo a un'altro mi sono
acquattato tipo uomo ragno. Poi mi sono mosso per cercare una
posizione migliore rischiando di travolgere due 'bank', un fotografo e
tre ignari passanti. A Murano, Venezia, sulle porte dei negozi c'é la
mia foto con scritto 'IO NON POSSO ENTRARE'.
Scelte.
No, non le odio. Mi disturba quando dalle acque di un lago che é
finalmente diventato tranquillo riaffiora un relitto dimenticato.
Poteva essere stata una barca magnifica una volta, poteva essere stata
tua, poteva essere stata qualcosa che hai tentato di salvare con tutte
le forze. Ma, alla fine, é affondata. E se ti ritrovi, ora, a navigare
su quel lago con un'altra barca (più piccola, più grande? No,
semplicemente diversa, incomparabile), quel relitto, che una volta era
la tua ragione di vita, potrebbe diventare un pericolo. Può farti
affondare, può chiamarti, come una sirena a Ulisse, e farti gettare in
acqua, e rinunciare a tutto, per poi riaffondare. Vorrei avere la
forza, o la stronzaggine, di navigare fino al relitto, guardarlo
un'ultima volta, e poi allontanarlo per sempre, senza distruggerlo,
ferirlo. Io sto bene, ora, non avrei mai creduto e voi penserete che
uno che prende mille caramelle, in una mette del cianuro e poi ne
mangia una ogni settimana sta tentando il suicidio. NO! Non voglio
morire, ma mi ero stufato di vegetare (stufato di vegetare, e vai, un
bel brodo di verdure).
Se anche dovessi ritrovarmi senza barca, ora, ci sarebbe sempre stata,
a cambiarmi, a farmi scoprire altri ritmi, altri modi di remare, altri
modi di vedere.
E in effetti sono dovuto scendere per un pò, e, Dio, fa male.
Comincio a pensare di essere un completo deficiente.
Non so fumare o non so remare?
Perchè un gioco, per me, diventa importante? Cosi importante? Ero
salito su quella barca per rilassarmi un pò, e ora mi sembra che sia
uno yatch supermiliardario, il più bello del mondo, progettato a
quattro mani da Pininfarina e Fuksas, varato da un'armatore greco...
Continuo a pensare di essere un completo deficiente.
Ne sono quasi sicuro, a dire il vero.
Ok, lo sono senza dubbio.
Ma sono felice lo stesso, ecco!
Pensi di essere tu quella barca? Ti faccio una domanda: hai la prua?
Sulla poppa ok, ma...
Si, sei tu. Vedendo quella barca ieri sono rimasto senza parole. Era
bella sia dentro che fuori.
Parlare a quattro quando si é in due. Ora sono da solo, e parlo da
solo. Forse é, per ora, il posto dove mi espongo di più. Tu non sai il
mio viso, chi sono, perchè. Però leggi cose che non riesco a dire. Mi
fai un pò paura, tu, perché ti sto dando le chiavi del mio mondo di
cristallo.
Ah, no! Basta scrivere queste cose, altrimenti più che un diario
questo diventa un banco di prova per strizzacervelli. Me li immagino,
tutti appollaiati sui fili del telefono...
Ok, Martedì, lezione di Fotografia, ritratto maschile. Il modello era
la tipica persona che vedi e corri a cercare un Lucifero per
scambiarti con lui. L'anima non ti interessa quasi più. Buone foto.
Sempre per gli strizzacervelli, ecco la lista dei libri che ho su
palmare, in ordine pronologico (accidenti! Un lapsus, che avrà voluto
dire? Che é prono alla vita?).
Eh Eh!
No, vabbè ve la scrivo dopo, mi ci vuole un pò a prepararla.
Non vi aspettate nulla, la maggior parte é roba porno, tipo "memorie
di un vibratore".
Sono un tipo molto coltivato.
Musica: Stand by me, rifatta da John Lennon.
Immagine: giorno, lo zaino da viaggio aperto, vicino.
Settima.
Weekend, costiera amalfitana.
Il viaggio, allontanarsi dalla propria vita per guardarla da
lontano e scoprire di non riconoscerla, di non riconoscersi.
à strano, una vacanza seppur breve ti pone fuori dal tempo, almeno
fuori da quello che la quotidianità scandisce per te, dandoti la
possibilità e l' effimera illusione di creare un ritmo a tua misura
che irrevocabilmente svanisce senza lasciare traccia ma non senza
amarezza al ritorno a casa.
Casa...
(no, non sono parente di E.T. e non ho problemi di telefono)
La casa e il rifugio, almeno dovrebbe esserlo, ma la mia mi sembra
sempre piu stretta, piccola, o forse sono io che mi sto allargando a
dismisura (no, non mi serve una cura dimagrante, parlavo del mio IO
interiore, o mio prosaico lettore...)
La vita giorno dopo giorno ti carica di un nuovo fardello di
esperienze ed emozioni, ci sono quelle leggere, le piccole porzioni
singole di felicità , e quelle intense e pesantissime, irrinunciabili e
spesso inaspettate, che d improvviso esigono uno spazio che stento a
trovare.
la filosofia bonsai.
il segreto é togliere, potare, ridurre all' osso, all' essenza.
ma chi decide cosa eliminare?
la mia casa e sovraffollata di ricordi vecchi e nuovi, consumati,
accarezzati, fusi tra loro a formare un passato leggendario e una
realtà parallela nella quale vorrei annegare ma coscientemente, per
scelta
non per necessità .
il gusto barocco, tipicamente italiano, per gli ambienti straripanti...
Perche il vuoto ci fa così paura?
Sono un iconoclasta.
Vi chiedo scusa, lo so, sono in ritardo. Chissà che avete pensato.
Anche la settima l'ho presa Lunedì notte, non domenica. Ero in
viaggio, costiera amalfitana appunto. Positano, Amalfi, Minori,
Vietri, le strade a picco sul mare, il mio terrore per l'altezza,
gente che fa il bagno ( Novembre...), gatti accucciati, chiacchiere in
riva al mare, onde infrante, silenzi infranti, paure infrante, un
ginocchio quasi infranto su uno scoglio. Le papere marine torneranno,
e allora saranno giorni strani. Battiato, poi musica trash nel ridente
paesino di Amalfi, gente che si gira. Secondo la canzone é più
economico andare a mignotte che trovarsi la ragazza. Fumo a tranci,
pesce fresco, vino buono, vista sul mare, Positano. Il forno in camera
(non é da tutti, chi se ne frega della Yakuzi), poi la signora Maria.
Un segreto rivelato con fiducia, finalmente. Colazione in terrazza,
sembra un film. Lo é?
Non sono sincero con voi, non scrivo tutto quello che succede qui.
Sapete, ho una malattia rara: la Riflettoriasi. Ovvero: in ogni
momento della mia vita, in ogni luogo, anche da solo, vedo puntato su
di me un riflettore. Come situazione é critica, anche perché si
schiatta di caldo. Andy Warhol aveva esteso la sua arte fino ad
avvolgere la sua vita, e rendere un'opera pop anche quella. Un
barattolo di zuppa Warhol, grazie. E che sia ben dipinto, s'intende.
Io non sono un'artista, ma ( mi sono appena messo il pennino del
palmare in bocca pensando fosse la sigaretta... Lo so fumare fa male,
ma non credo di dovermene preoccupare, o no?), dicevo: ma ho un gusto
teatrale per ogni momento. Qualcuno mi ha detto che quando mi volto
per aspettare mi metto in posa. Vero, e cerco anche la luce migliore
(ho fatto teatro per qualche anno, e so come si sente se la luce ti
arriva bene o male. Sul palco la puoi sentire anche a occhi chiusi
tanto si avverte la differenza con i riflettori).
Forse la cosa più divertente é che talvolta mi sento agile. Tipo una
volta, a fotografia, che per non impallare il campo a un'altro mi sono
acquattato tipo uomo ragno. Poi mi sono mosso per cercare una
posizione migliore rischiando di travolgere due 'bank', un fotografo e
tre ignari passanti. A Murano, Venezia, sulle porte dei negozi c'é la
mia foto con scritto 'IO NON POSSO ENTRARE'.
Scelte.
No, non le odio. Mi disturba quando dalle acque di un lago che é
finalmente diventato tranquillo riaffiora un relitto dimenticato.
Poteva essere stata una barca magnifica una volta, poteva essere stata
tua, poteva essere stata qualcosa che hai tentato di salvare con tutte
le forze. Ma, alla fine, é affondata. E se ti ritrovi, ora, a navigare
su quel lago con un'altra barca (più piccola, più grande? No,
semplicemente diversa, incomparabile), quel relitto, che una volta era
la tua ragione di vita, potrebbe diventare un pericolo. Può farti
affondare, può chiamarti, come una sirena a Ulisse, e farti gettare in
acqua, e rinunciare a tutto, per poi riaffondare. Vorrei avere la
forza, o la stronzaggine, di navigare fino al relitto, guardarlo
un'ultima volta, e poi allontanarlo per sempre, senza distruggerlo,
ferirlo. Io sto bene, ora, non avrei mai creduto e voi penserete che
uno che prende mille caramelle, in una mette del cianuro e poi ne
mangia una ogni settimana sta tentando il suicidio. NO! Non voglio
morire, ma mi ero stufato di vegetare (stufato di vegetare, e vai, un
bel brodo di verdure).
Se anche dovessi ritrovarmi senza barca, ora, ci sarebbe sempre stata,
a cambiarmi, a farmi scoprire altri ritmi, altri modi di remare, altri
modi di vedere.
E in effetti sono dovuto scendere per un pò, e, Dio, fa male.
Comincio a pensare di essere un completo deficiente.
Non so fumare o non so remare?
Perchè un gioco, per me, diventa importante? Cosi importante? Ero
salito su quella barca per rilassarmi un pò, e ora mi sembra che sia
uno yatch supermiliardario, il più bello del mondo, progettato a
quattro mani da Pininfarina e Fuksas, varato da un'armatore greco...
Continuo a pensare di essere un completo deficiente.
Ne sono quasi sicuro, a dire il vero.
Ok, lo sono senza dubbio.
Ma sono felice lo stesso, ecco!
Pensi di essere tu quella barca? Ti faccio una domanda: hai la prua?
Sulla poppa ok, ma...
Si, sei tu. Vedendo quella barca ieri sono rimasto senza parole. Era
bella sia dentro che fuori.
Parlare a quattro quando si é in due. Ora sono da solo, e parlo da
solo. Forse é, per ora, il posto dove mi espongo di più. Tu non sai il
mio viso, chi sono, perchè. Però leggi cose che non riesco a dire. Mi
fai un pò paura, tu, perché ti sto dando le chiavi del mio mondo di
cristallo.
Ah, no! Basta scrivere queste cose, altrimenti più che un diario
questo diventa un banco di prova per strizzacervelli. Me li immagino,
tutti appollaiati sui fili del telefono...
Ok, Martedì, lezione di Fotografia, ritratto maschile. Il modello era
la tipica persona che vedi e corri a cercare un Lucifero per
scambiarti con lui. L'anima non ti interessa quasi più. Buone foto.
Sempre per gli strizzacervelli, ecco la lista dei libri che ho su
palmare, in ordine pronologico (accidenti! Un lapsus, che avrà voluto
dire? Che é prono alla vita?).
Eh Eh!
No, vabbè ve la scrivo dopo, mi ci vuole un pò a prepararla.
Non vi aspettate nulla, la maggior parte é roba porno, tipo "memorie
di un vibratore".
Sono un tipo molto coltivato.
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