giovedì, dicembre 30, 2004


sunny Posted by Hello

giovedì, dicembre 23, 2004

wild japan roses

Ho fatto un piccolo esperimento in flash

Voglio dedicarlo a Mac.

Prendilo come 2° regalo, sai... la regola dei 3....







lunedì, dicembre 13, 2004

13 di 1000

13 di 1000

Musica: la musica delle notti d'inverno. ( no, non é white christmas, non capite la poesia, cazzo )
Immagine: macchina sotto casa. Vetri appannati. Luci arancione dei lampioni. Gioco di ombre sull'asfalto formato dalle fronde dei rami d'eucalipto.

Premessa:

Sono nato fesso e fesso morirò.

Dodicesima, non sono morto fesso, mi pare evidente. In compenso vivo fesso. Dormo anche fesso. Sono un fesso a trecentosessanta gradi, ventiquattro ore su ventiquattro.

Ora, Mac gioca. A me va bene. Solo... sono fesso e consapevole di esserlo. Non l'ho mai nascosta a nessuno la mia fessaggine. Sarebbe impossibile. Per farvi un esempio: sarebbe come cercare di infilare la Torre Eiffel oriiginale in un cassetto del comodino, tra i calzini. Fisicamente impossibile.

Mac é speciale. Difficile trovarne anche simili. Gioca seriamente a essere una bastarda, poi ti sconvolge mostrando di essere il contrario. Quante scazzate ci siamo fatti. Una tra le persone con cui ho litigato di più. Ora non riesco a litigarci.

Temo che ciò sia grave. Sintomo preoccupante anzichenò. Devo contattare uno specialista. Milingo potrebbe andare bene. Devo farmi esorcizzare al più presto. Visiterà a domicilio? Tra una settimana comincerò a eralrap la oirartnoc.

Cristo. Troppo tardi.

Ho passato belle giornate, belle serate, belle nottate.

Quando riuscirò a capire che non é giusto che io desideri che continuino a essere così? O meglio, é umano ma improbabile. Se ti lanci dal settimo piano sai che é altamente improbabile che tu sopravviva. Puoi decidere di lanciarti comunque, e puoi goderti il volo, quell'assenza di peso che ti rende così vivo. Ma il suolo arriverà comunque, e lo sai. Ma mentre voli, magari, puoi far finta di no, non pensarci. Certe volte il tempo mi sembrava fermo, nelle ultime settimane, e avrei voluto rimanere sospeso tra quelle lancette a lungo. Sto giocando con il fuoco, e mi sento stupido e felice a farlo. É stato più facile del previsto. E, sapete una cosa? É stato tanto più bello del previsto. Quanto posso continuare a giocare ( perché sto ancora giocando e non mi va di smettere, é uno tra i giochi più belli a cui ho mai partecipato ). Non ho paura di bruciarmi io, sono rischi del mestiere se fai il piromane. Ho paura di bruciare altri e, soprattutto,

Non ero svenuto. Ho solo cambiato il fegato. Se dovessero farmi l'autopsia ci troverebbero dei copertoni nel mio stomaco, come a gli squali. Se continuo così in capo a qualche giorno comincerò a cibarmi di carne umana. Mi manca solo quella.

Il cibo é legato al sesso. Quanto mi piace mangiare, ultimamente! Sento ogni gusto a mille. Ma sto subendo mutazioni genetiche a forza di mangiare cinese, pizze al cotechino e schifezze varie. L'ultima volta che ho dato un'occhiata a uno degli schifi dolci che fagocito gli ingredienti sembravano scritti da un marziano alcolizzato. La conta delle calorie aveva più zeri del mio conto in banca.

Ma meglio così che la gastrite nervosa.

Ieri ho dipinto. Mi é venuta fuori una schifezza orrenda. Se qualcuno sentisse la pulsione di appenderlo gli consiglierei un buono psichiatra. Tecnicamente:

Ricetta per una crosta

Tempo di preparazione: 129 minuti.

Difficoltà: medio-facile.

Ingredienti:

Una tela 40 x 50 usata
Acqua bollente con zafferano
Vinavil
Fanghi di bellezza antibrufolo
Fazzolettini per il trucco
Acrilici ( neri, rossi e bianchi )
Polverine ( rosse e blu )
Spugnette

Preparazione:

Prendere la tela, guardarla e sentire un'immane spunto artistico. Preparare al microonde un bicchiere di acqua e zafferano. Mescolare alla mistura del vinavil finché non diventa consistente. Infilarci il dito e urlare perché é bollente. Mettere da parte a raffreddare. Andare in camera di tua madre a prendere dei fazzolettini velo per il trucco. Se sei una donna puoi usare i tuoi. Dividere i fazzolettini velo per velo. Spalmare sulla tela uno strato di mistura gialla e collosa. Appiccicarci i veli con disposizione casuale, facendo in modo che si riempino di grinze. Guardare soddisfatto la tela e pensare che manca qualcosa. Prendere le polverine e buttarne qualche pizzico sulla tela appiccicosa. Prendere i fanghi e passarli sulla tela. Accorgersi al terzo passaggio che i fazzolettini sono ormai avviluppati alle tue mani e immedesimarsi con Tutankamon. Guardare con orrore la tela che sembra qualcosa trovato dopo un'alluvione. Pensare in buona fede che puoi recuperarla con gli acrilici. Pensare che del guacamole non ci starebbe male ma, per fortuna, non ce l'hai. Passare del nero sulla tela e renderla ancora più brutta. Sbroccare, mischiare l'acqua con zafferano e vinavil con acrilico nero, polverine, fanghi e fazzoletti fino a ottenere una cartapesta nera della consistenza della pece. Spalmarla sulla tela in modo che rimangano bugni, bozzi e grinze. Notare che così é quasi bello ma non puoi fare una tela nera e spacciarla per un quadro ( blu si, e rossa pure, ma nera no, a meno che non tu non sia già famoso ). Cominciare a riempire la tela di polverine. Poi graffiarla fino a formare una figura vagamente umanoide. Accorgersi che sembra un deportato abissino e aggiungere un muro in prospettiva peggiorando ulteriormente la situazione. Far riposare il tutto fuori dalla finestra per qualche ora.

Questo è venuto meglio

Contemporary Art Generator

lunedì, dicembre 06, 2004

12 di 1000

12 di 1000

Musica: nulla, mia sorella é sveglia di la.

Immagine: letto, palmare, etc...

Undicesima, sono quasi tre mesi che ogni settimana rischio la vita. Una su mille mi porterà via. Dovrei cambiarne qualcuna. Sembrano strane. Le ho spostate in un posto meno umido. Vuoi vedere che crepo di intossicazione alimentare per una caramella scaduta?

Cosa é cambiato in questi tre mesi? Fuori qualcosa, dentro tutto. Ogni respiro sembra importane, un viso dietro a una chitarra, un dolcetto, buon vino, buon fumo, una buona foto, quattro chiacchiere, un beso.

Voglio mangiare messicano, anche una buona paella non ci starebbe male. Conosco un buon posto, vuoi venire con me?

E un pò di sangria, o del porto. Mmm, entrambi.

Allora, ho rifatto le sei stanotte. Poi, per la legge del contrapasso, ho dormito fino alle sei. Ho fatto colazione/pranzo/cena con una mela e delle fettuccine saltate in padella. Mi sentivo un'animale a mangiare così. A fine cena gli spettatori mi hanno tirato le noccioline e una bambina con le trecce ha fatto una foto con me, tanto ero legato e sedato... Poi mi hanno riportato nella mia gabbia.

Furia cieca, parte I

( tra parentesi, il film con Rutger Hower é da annoverare tra le sue parti più riuscite, sempre dopo Lady Hawk, naturalmente )

Esplosione contenuta perché: il proprietario della casa vuole tirarsi indietro. Esplosione contenuta perché: manco stessi comprandomi la casa bianca. Esplosione contenuta perché: sono sempre MOLTO corretto, come un caffé. Esplosione contenuta perché: continuo a perdere pezzi di vita, avete visto un pancreas? Esplosione contenuta perché: la vita, quella fisica, ha ricominciato a lievitare visto che mangio come un facocero. Esplosione contenuta perché: il mio lavoro sta per diventare attinente al giardinaggio, mi metteranno a raccoglier mele, vedrete se non sarà così. Esplosione contenuta perché: gioco sempre a scacchi con una torre in meno. Esplosione contenuta perché: nonostante tutto sono felice e non capisco come cazzo sia possibile. Esplosione contenuta perché: non riesco ad essere me stesso, o, almeno, uno dei tanti. Esplosione contenuta perché: sono sempre capace di rompere ogni giocattolo che mi capita sotto mano, specie quelli che mi piacciono di più. Orsetto docet. Esplosione contenuta perché:

MA PORCO, PORCHISSIMO, SUINO CAZZO!!!!!

Ahhhh... Ok. Pressione nella norma, la caldaia può riprendere il suo lavoro.

Sto diventando dislessico mentale. Stavo pensando che ultimamente mi si stanno rompendo un sacco di apparecchi elettronici. Ho pensato: ma che c'é un campo elettromaniaco... preoccupante. Ve lo immaginate un elettrone che corre lungo il filo elettrico a braghe calate? Io purtroppo si.

Svezzeranno gli psicopatologi su questo blog tra qualche anno, ne sono sicuro. Dopo morto prenderanno il mio cervello, lo taglieranno a fettine e lo studieranno per vedere cosa non funzionava. Poi lo studieranno ancora di più per capire come cavolo facesse a funzionare.

Ora sono in macchina, aspetto la mia amica Mac e ascolto gli Area. Anche a Demetrio doveva mancare qualche rotellina. Sono in anticipo di cinque minuti e lei sarà in ritardo di dieci. La vita del puntuale é una sequenza di solitudini immeritate. Pseudocitazione, chi sa da chi e da quale libro ( lo stesso autore l'ha riciclata in un altro libro ) vince un weekend con il sottoscritto in Finlandia. Ora Demetrio imita Paperino.

Ho sonno. Attendo Mac. Stasera corso di fotografia, non ho stampato tutte le foto e rosico. Dovrebbe esserci anche L., la rastagirl. Waiting for Mac. So, I've decided to fly away from this small body to something better. I'm in search for a body at rent. If someone is interested in... just drop me a line by email. Ieri notte ho visto "la mala education" di Almodovar. Bel film, anche se ho preferito "la sposa turca". Ora ascolto i Nirvana, Unplugged in New York. Io porto una sfiga ai gruppi... Ho cominciato ad ascoltare i Queen e PAM!, Freddy morto. Poi passo ai Nirvana... PAM!, Kurt si ammazza. Ok, major discografiche, volete eliminare un gruppo concorrente che vi fa calare le vendite? Contattatemi, prezzi modici. Sconti per gruppi storici e cantanti rap.

Ok, sono in piena tempesta neuro/ormonale. É cominciata, latente, a Barcellona. Indipendentemente dal fatto che non ho rimorchiato nessuna... Ma svegliarsi la mattina unico uomo tra nove ragazze... beh, piacevole risveglio. Ho conosciuto tutte. Circa una cinquantina di ragazze e forse sei ragazzi. Questo, unito al fatto che non ho scopato, vi fa capire quanto posso essere fesso. Tra parentesi ho anche dato buca a una brasiliana che meritava.

Io merito l'eutanasia.

Ora:

Situazioni strane a non finire, sconvolgimenti delle zolle, deriva dei continenti, una bella persona ( Mac ) che vado scoprendo ( ho solo tolto il prosciutto dagli occhi? Se si, chi se l'é mangiato? ), giorno per giorno. Due romane sconvolte, una modella di nudo, la mia ex che lancia pietre e poi si volta e torna da dove é venuta, una collega simpatica che per un pò mi é piaciuta, Libra, la messicana, una del corso di fotografia... Detta così sembro un playboy. Al massimo mi sento un gameboy.

Ultimamente mi sento bene. Felice? Facciamo "Felic". Ci sono cose che non hai capito bene come sono cominciate e non sai ( e non ti interessa molto sapere) come finiranno. Qualsiasi cosa porti il domani almeno, cazzo ( non é scurrilità, é invidia del pene ), oggi é stato bello. Voglio solo respirare. Emergere dall'armatura di aspettative e regole che indossavo. No, le aspettative restano sempre ( paradossale, la prossima settimana potrei essere morto ), ma sono "sogni soffici", di quelli che, anche se scoppiano, non fanno molto male.

Conoscendomi... mi farei male anche con una piuma.

E intanto sei riuscito, tuo malgrado, a sognare.

E credi che dividersi la vita sia normale...

Si.

Mi sento libero. Potrei anche volare. No, so che c'é il limite dell'atmosfera ma, tutto sommato, di spazio ce n'é tantissimo anche così. Se sentite un botto fuori dalla vostra finestra allora potrei essere io che ho beccato un 747 in faccia. Oppure le mie ali di cera si sono sciolte. Le ho comprate usate da un certo Icaro, in garanzia fino al sole. Quasi.

Mi contraddico? Nooo, certo che si.

Una favola, ora.
Una storia per Mac.

C'era una volta, tanto tempo fa, un vecchio cinese. Era un tipico vecchietto cinese, di quelli che sotto la pianta del piede hanno scritto "made in china". Piccolo, magro, barba bianca lunga, migliaia di rughe, la giacchetta di seta con le maniche larghe, il cappello a ciotola in testa, la treccia di capelli grigi, gli occhi a fessura, un sorriso tra l'alzheimer e il sereno in volto... e via descrivendo. Questo vecchietto, che si chiamava Muun Lih, faceva il conducente di risciò. O, almeno, ci provava. Era debole, ormai. Una volta, durante un convegno di ex presentatori, gli era capitato di dover portare un certo Ferrara e gli era venuto il colpo della strega. Era rimasto piegato per due ore e, poiché in paese era conosciuto per la sua cortesia, nessuno si era preoccupato. Pensavano fosse una deferenza un pò lunghetta. Quando finalmente capirono dovettero prenderlo di peso e portarlo da un guaritore, ancora inchinato. Ma questa é un'altra storia, e non c'entra quasi nulla. Andiamo avanti. Una volta, durante il regno dell'imperatore... ( momento, prendo il cartoncino con i regni cinesi... ok), Whon Jun della dinastia Sui (581-618 d.c.), scoppiò una guerra con un regno confinante. Questa guerra durò molti spietati anni e indebolì entrambe le parti. L'imperatore capì finalmente, dopo una lunga consultazione con la vecchia nonna, che una pace sarebbe stata più conveniente. Decise allora di inviare segretamente un messaggero all'avversario. Ma la missione andava compiuta con cautela e velocemente. Bandì allora un concorso con varie prove per scegliere chi avrebbe accompagnato il suo latore. Molti furono i giovani che vi parteciparono, attratti da ricche promesse e la possibilità di una fama imperitura.

Al tempo in cui questi eventi si svolsero non esisteva ancora Internet per cui le notizie viaggiavano lentamente in un regno vasto come la Cina. Il villaggio in cui viveva Muun Lih era proprio ai confini, sperduto tra campagne e colline. La voce del bando dell'imperatore arrivò dopo diverse settimane. Appena il nostro protagonista ne venne a conoscenza decise che era quella l'ultima occasione che gli rimaneva. Si recò dal capo del villaggio e chiese di essere iscritto alle prove. Ottenne come risposta una sonora risata, talmente prolungata che persino gli avi del vecchio ne furono imbarazzati. Muun Lih si inchinò e uscì lentamente dalla sala. Tornò il giorno dopo, ottenendo ancora un rifiuto. E il giorno dopo ancora l'alba lo trovò in piedi davanti alla residenza del capovillaggio. Questa storia durò cinque giorni. Alla fine il capo, esasperato, acconsentì ( più che altro per toglierselo di torno ) e fece portare Muun Lih nella capitale come rappresentante del villaggio.

Muun Lih non era mai stato nella capitale, gli sembrò grande e stranissima. Dormiva in un grande dormitorio con gli altri partecipanti, quasi tutti ragazzotti boriosi che lo schernivano per la sua vecchiezza. Una notte lo inzupparono persino con dell'acqua gelida presa dal fiume Hol Kin ( certo non famoso per la purezza delle sue acque ). Il giorno dopo aveva la febbre alta e puzzava molto di pesce, ma si allenò lo stesso. In un paio di giorni si rimise completamente e cominciò ad essere rispettato. Gli appiopparono il soprannome Kom Ju Tan Ki ( tradotto liberamente vuole dire: colui che in salute e in odore assomiglia al pesce ) e lo lasciarono stare, anche perché era impossibile avvicinarglisi.

Arrivò infine il giorno delle prove. Molti si erano ritirati durante i duri allenamenti ed in totale i partecipanti erano rimasti in novantanove.

... Il seguito alla prossima puntata, forse.

mercoledì, dicembre 01, 2004

11 di 1000

11 di 1000

Musica: jazz in filodiffusione.

Immagine: seduto vicino all'ingresso di un bagno a Santander, Cantabria, Spagna, Europa, Pianeta Terra, Sistema Solare, Braccio Periferico di una galassia assolutamente comune.

Undici, sono vivo! L'avevo portata da Roma. La chica con cui sono partito non mi ha visto prendere nulla perché era in bagno. Se avessi portato quella sbagliata avrebbe trovato una pessima ( o ottima a seconda dei punti di vista ) sorpresa. Vabbé, le avrei comunque lasciato metà dei miei averi. Un euro, circa.

Mi chiedo il cianuro che sapore abbia.

Riassunto delle puntate precedenti:

Casa quasi mia, domani faccio il rogito (detta così sembra uno schifo, tipo: "mamma, mamma, ho fatto un rogito!", "te l'avevo detto di non mangiare l'mpepata di cozze, Luigino"), sono quasi sgomento. Fico!

Domani sera farò la lezione di nudo femminile a fotografia. Avrebbe dovuto esserci martedì scorso ma mi sono trovato davanti il figlio di Cojak in accappatoio, un'esperienza unica... spero. Foto discrete.

Ok, ellissi di qualche ora. Sto scrivendo a bordo di un'aereo della Ryanair, la mia amica sta leggendo qui vicino a me. Tengo pronto un'altro documento, sapete, la curiosità é donna. Al sedile vicino due stanno paccando di brutto. Se spengono le luci ho paura accada l'irreparabile tra quei due. Dovesse nascere un figlio potrebbero sempre chiamarlo Ryan; bel nome dopo tutto.

Dio!

Siete stati testimoni di un'evento: ho usato il punto e virgola por lo primero dia in mi vida! Un segno di punteggiatura inutile, non trovate? Propongo un referendum per l'abolizione del punto e virgola.

La mia amica Mac é una compagna di viaggio muy hermosa. No, non é scozzese. Il suo nome completo é Mac Müller de la Santes. Scherzo, la chiamo solo così, altre volte Mac Stronza. Tornato a Roma non mangerò yogurt per un pò. Sigh! Cominciava a piacermi.

Santander, che dire? Luogo di hamburgheros, dolci x-files e perdizione. Antro di malinconiche felicità, gastriti e umani allo stato brado. Santander, culla di generazioni a venire più numerose dei cinesi, pulpito di pimientos con aglio crudo e acciughe, tana del crudele Antonio di tapas vestito. Santander, involucro di mattine tardive e serate alcoliche, Santander, perla di queso, case azzurre e billettes ita y vuelta. Santander, sigillo di momenti strani e bellissimi, galleggianti nello yogurt. Santander, patria di scelte, tentazioni a cui ho resistito benissimo ( tre secondi netti, a volte ), scarpinate e chiacchierate. Santander, in cui comprendi quanto può essere bello ascoltare una persona descriverti ATT., FC. e routing mentre sei sdraiato a letto. Santander, felice con poco? Naaa.

Ora mi sento un pò più vuoto. Forse ho solo finito di digerire.

Ah, ieri ho partecipato alla lezione. Simpatica la modella, l'ho riaccompagnata a casa, ci ho chiacchierato. Di Napoli (ma la odia), rastosa, suona la chitarra elettrica, sente Radio Rock, adora Emilio Pappagallo, fa montaggio video, fa la modella di nudo, é magra, si chiama come la mia ex ( sono inseguito da quel nome ovunque, cazzo ) e torna Martedì.

Ho perso i numeri del cellulare, compresi quelli delle barcellonesi. Le voglio chiamare! Voglio farmi una serata devastante, di quelle in cui ti svegli in prigione il giorno dopo. Voglio sfogarmi!

E ho di nuovo voglia di fare l'amore. Sto diventando ninfomane, credo. Questione di cinque secondi e sono a posto.