domenica, gennaio 30, 2005


la quinta stagione Posted by Hello

lunedì, gennaio 24, 2005

Aaa!

ok, giornata di sterco.
Non mi sono nemmeno aggiudicato una FED2 russa a telemetro del '55 su eBay perchè uno ha superato la mia offerta l'ultimo minuto!!!!

martedì, gennaio 18, 2005

anteprima del mio sito

lunedì, gennaio 17, 2005

messaggio di servizio

Sono felice.

Ok non frainterdermi, non perchè non ci hai fatto nulla ( questi sono, ora, domani e fino a prova contraria, per il futuro, cazzi tuoi).
Anzi, magari ti sei persa un evento assurdo.

No, perchè tu, VF, hai fatto una gentilezza assurda. Non sei cambiata? Solo in peggio? Ma che hai il cotechino sugli occhi? Con tanto di lenticchie?

Sei cambiata, in meglio, sei una bella persona, e te lo dico estraniandomi da ogni tipologia di sentimento e/o pulsione.

Da amico.

Questo messaggio si autodistruggerà entro 30 secondi, insieme al tuo computer e al pupazzo verde sulla postazione accanto.

venerdì, gennaio 14, 2005

Massima del giorno, ovvero pippe mentali spontaneamente scaturite da una mente anomala

Non sempre le cose impossibili sono possibili

giovedì, gennaio 13, 2005

specchio

Io non sono quello che leggete,
io non esisto, sono il riflesso del vuoto interstellare.
Io non esco mai, sono rinchiuso in un corpo, in un carattere, in un cervello inadeguato
stanco, svociato, mi ritiro nel mio eremo.
Io, io...
Io ho paura di sentire il mio cuore battere e mi nascondo se ho davanti un piccolo sogno.
Io, io...
Io sono la maschera dietro la maschera, nascosta a chi voglio bene.
Mi uso per fuggire.

mercoledì, gennaio 12, 2005

17 di 1000

17 di 1000

Musica: porcupine tree, 4 traccia di "in absentia", "the sound of muzak"

Immagine: macchina, parcheggiato sulla via, "while all the wonders of the world is going down alone no one cares enough", testo della canzone.

«Coordinate stellari rilevate e registrate, capitano.»
«Le trasmetta.»
«Alpha Centauri, settore Z/1, coordinate 5.78 gradi, 7.15 gradi e 2.37 gradi.»

Era solo per dire dove ho la testa con un certo margine di precisione. L'altra settimana ho saltato il resoconto. Riassunto veloce: sono partito per il weekend con Laura S., la modella del corso. Dove? Firenze. Come é andata? Bed & Breakfast senza breakfast, una monnezza. Non andate al Caffellatte B&B!!! Lasciate ogni speranza, o voi che entrate. A proposito, per andare in camera dovevi passare dal cesso. Ragazza dolcissima, abbracci lunghi, bei baci, simpatica, colta, molto carina, suona la chitarra, parla norvegese (poco), tedesco (ok), inglese (bene), le piace Benni, il nome Elettra, dormire nuda. Ascolta buona musica, ha l'accento napoletano, ha i rasta, ha gli occhi azzurri, bel corpo anche se molto magra, ottocentesca, belle movenze, legge libri di neurologia e Calvino. Adora "Alice nel paese delle meraviglie".

Perfetta?

Potrebbe, ma non mi entra dentro. Non provo nulla per lei se non un vago bene, addirittura ieri la sua dolcezza mi ha irritato. Cerco di allontanarla, farle capire che ora, in questo tempo, in questo luogo, sono uno stronzo da evitare, pena un'abbondante dose di fortuna. Sono stato bene a Firenze ma devo farle capire che possiamo solo essere amici e uscire ogni tanto. Mi piacciono i suoi abbracci, non lo nego. Fa sempre piacere sentirsi una persona completamente spalmata addosso ( su questo é eccezionale, mai sentito tanto dolce abbandono), ma oltre al puro piacere fisico... Sul Ponte Vecchio mentre ci baciavamo tenevo gli occhi aperti e guardavo le ragazze che passavano, scambianole mentalmente con lei se mi piacevano. Fulminatemi pure, ora. Tanto la scossa l'ho già presa da piccolo e non é stato poi male.

Nel frattempo: fotografia, foto glamour, lingerie. Devo riprendere la mano, nel weekend mi faccio una jam session fotografica al centro se non crepo prima. Ieri ( oggi é Venerdì ) sono andato al Qube con Laura e degli amici. Ero nervoso come un agnello verso Pasqua.

Stò trattando a pesci in faccia Mac. Siamo andati a pranzo al Crazy Food, sushi buono. L'ho quasi presa a parolacce. Vorrei chiederle scusa ma non ce l'ho con lei. Posso capirla. Il problema é che io sento qualcosa nei suoi confronti e la cosa é ( mi sembra di essere rornato indietro nel tempo) a senso unico. Ma ne io posso togliere quello che provo ne posso pretendere che lei lo ricambi. Il cuore ha la A di anarchia incisa nelle fibre. Il trattarla male é per me cercare di accettare che non sempre l'impossibile é possibile. Lo eviterò, voglio comunque cercare di fare il buon amico, se lo merita perché lei lo é, oltre ad essere... bla bla bla ( sostituite con una descrizione entusiastica ma non troppo sdolcinata sennò se la prende con me e, con il dolce caratterino che ha, minimo mi squarta).

martedì, gennaio 11, 2005

Cronaca di una sega in tre registri

  • Comico-Noir

  • Romantico-Erotico (Harmony style)

  • Sportivo

Comico-Noir:

Erano settimane che non si vedeva un cliente. Il mio ufficio, sozzo com'era, avrebbe fatto piangere anche un maiale. Il whisky sapeva di fumo e la luce entrava dalla porta a vetri senza bussare, la gentildonna. Avevo lasciato la scrivania in cerca di pace e concentrazione. Praticamente ero in bagno. Ero seduto sulla mia bella tazza quando la fantasia mi colpì come un pugno in pieno muso. Sulle prime andai addirittura con le mani sulla faccia per accertarmi dei danni, ma il naso era comunque rotto da quella rissa davanti al teatro. La vidi, bella, languida, bianca. Il rossetto rosso peccato brillava. Il vestito dello spettacolo era buttato in terra. In terra volle per forza apparire anche lo zio Rufus, ma la fantasia era mia e lo scacciai offrendogli un quartino al bar di Wally. Una volta soli lei si stirò...
La mano gettò la sigaretta ormai ridotta a un mozzicone. La cicca volò con precisione nel lavandino, dove la aspettavano due gemelle. Da quando mia moglie mi ha lasciato sono due le cose: o fumo il triplo, o trascorro al bagno le mie giornate. Mi passai il palmo tra i capelli sale, pepe e origano, che ci era caduto stamattina dalla scansia del market cinese all'angolo. Feci scivolare il vecchio fedora in terra. Chiusi gli occhi di ghiaccio, e da private-eye mi trasformai in close-eye. Le dita scivolarono giù e si chiusero, ma non sul calcio della pistola, zucchero. Cominciai a muoverle, lentamente. Fuori sentii fischiare una nave, giù ai docks. Pensai a quella sera, quando lei, la pupa del capo, improvvisò un charleston tutto per me. Sotto il caso cominciò a farsi scottante. Era duro come il cemento intorno ai piedi del vecchio Charlie. No, decisamente non era una .44 Magnum ma si difendeva abbastanza bene. Il solito calore iniziò a salire lungo il collo, come un buon bicchiere di annebbiacervello. Mi venne voglia di una sigaretta. Mi appoggiai con le spalle alla parete e presi una delle mie ammazzapolmoni dal vecchio pacchetto schiacciato. La accesi, senza smettere la delicata operazione. Io non mollo mai un caso finchè non l'ho concluso. Non per niente sono il miglior lince privato della zona. Tirai una boccata. Sentii un ronzio invadere quella mente bacata che mi ritrovo. La cicatrice sulla spalla, dove Big John mi ha sparato, cominciò a tirare. Cambiai mano e mi versai un ciccetto di acqua di fuoco. Continuai, tenendo la sigaretta con una mano e il bicchiere con l'altra. Si, avete capito bene, è un trucco che ho imparato con l'esperienza. E non sono rimasto ancora nella mia pellaccia per tutti questi anni andando a spifferare i miei segreti. Ero molto preso, la cravatta mi infastidiva e la gettai dietro le spalle. Faceva caldo, ragazzo, molto caldo. Non avevo così caldo da quella volta dello scoppio della polveriera. Mi allentai la camicia. Sotto, il ferro era rovente, ma avevo ancora tutti i colpi in canna. Mi ricordai così che avevo la pistola nella fondina. A scanso di incidenti la tolsi e la appoggiai sul lavabo. Ricordavo bene come era finito Lucian, pace all'anima sua. Alla moglie avevo detto che l'avevano crivellato di colpi gli scagnozzi di Big John e che poi era stato investito da un camion, era più delicato. Ero in dirittura d'arrivo, pompavo come un treno, lento come in stazione quando porta la tua Dolcezza lontano da te. La luce scendeva attraverso il fumo pigra come il peccato. Mi sentivo esplodere, sudavo whisky puro, cosa preoccupante per il mio fegato ma tanto è già andato da tempo. Fu in quel momento che aprirono la porta di là. E fu in quel momento che venni. Ho i riflessi di un gatto, ma in condizioni del genere non diedi il meglio di me. Sussultai e versai il whisky sulla sigaretta. Una vampa di fuoco mi cadde sui calzoni. Mi alzai di scatto, mentre una voce di là mi chiamava. Allungai una mano verso il lavandino per prendere dell'acqua mentre anche il fedora prendeva fuoco. Peccato, era il mio preferito, nonostante il buco di pallottola. Urtai invece la pistola che sparò un colpo. Questo volò attraverso la porta socchiusa del bagno. Sentii un urlo, un tonfo, dei vetri in frantumi. Mi tirai su i pantaloni, o quello che ne restava. Il mio ferro andava calmandosi, ancora bagnato, ed io con lui. Avevo quasi tinteggiato la parete di bianco. Andai di corsa di la e lo trovai steso in terra, morto. L'avevo centrato, non per niente sono il migliore con la creavedove, anche in condizioni disperate. Era un cliente. Sospirai. Ne avrei avuto bisogno, ero indietro di tre mesi con l'affitto. Ma ci sono giorni nella vita in cui un uomo deve fare quello che va fatto. Evidentemente, questo non era uno di quelli.

mercoledì, gennaio 05, 2005

Ode al rinascimento









Ode al rinascimento e al fascino femminile.
Basato su di una fotografia.
Photoshop, lavorazione interamente manuale.

per chi non la vedesse...

http://tulo69.freesuperhost.com/esterni/odeToRenaissance.jpg

(copia e incolla nella barra degli indirizzi)

lunedì, gennaio 03, 2005

news

Riesco stasera con L.S.

Ragazza molto dolce, anche se mi risponde in norvegese pur essendo di Napoli.

15 di 1000

15 di 1000

Musica: scaldino al bagno, nella testa risuona la sigla finale di "la città incantata"

Immagine: bagno, non ve lo descrivo. Immaginate pure quello di Trainspotting se vi và, non sareste lontani dal vero.

É un pò che non scrivo, ho postato un paio di cose fuori scaletta, una per Mac (ok, non ti chiamo più così, va meglio Big Mac? No, dai, ti voglio bene lo stesso). Sono ancora vivo, mio malgrado. Non ho smesso di prendere le mie "medicine". Ho preso l'ultima ora, 2 Gennaio. E così sono arrivato al 2005!!

2005... Buon anno a tutti!

Di la c'é il mio nipotino, Gabriele. Oggi l'ho spupazzato un pò, ma prima mi sono controllato la febbre. Anche quest'anno ho schivato l'influenza. C'ho gli anticorpi coi controcojoni! Ma magari mi venisse, cinque minuti e la sdereno! (il tutto declamato con una squallida imitazione di Verdone).

Novità:

Ho dei capelli di un morto attaccati alla testa. Erano lisci, ora li ho contagiati e sembrano un groviglio di paglia. In compenso ora ho i capelli lunghi e ogni tanto mi viene un vago accento slavo, e non so perché. Per chi non fosse aggiornato ho fatto delle extensions. Se solo non avessi quegli incubi con la casa nella campagna slava persa nella nebbia...

Potete smetterla con la sigla di X-files, ora.

Forza...

Ok, meglio.

Altra novità: sono uscito con L., la modella di nudo. L'ho portata al circolo dove proiettavano "City of God". Il film é finito per mancanza di attori. A lei é piaciuto, poi siamo stati a parlare sotto casa sua. Poi lei mi ha invitato a salire. Avevo una paura fottuta. Mi sono costretto a salire, sono stato con lei per tutta la notte. Purtroppo non sono bravo a fare il latin-lover, per fortuna é una ragazza dolcissima. É successo la notte tra il 23 e il 24. La mattina mi ha svegliato accarezzandomi il viso e il corpo, poi sono dovuto correre al lavoro. In ufficio mi hanno sgamato subito. Indizi? Occhiaie da record, sorrisone svampito e, soprattutto credo, un succhiotto a forma di cuore sul collo. La forma era appositamente studiata? Se si, come ci é riuscita, e quando?

Piantatela con quella musichetta! La Fox ci fa pagare i diritti, poi!

Perchè continuo a prendere le caramelle? Perchè mi sento vivo, assaporo ogni momento. Ma una parte di me, forse, ha paura del futuro, di una storia seria. Solo una persona mi fa accantonare questa paura, ora, e tra tutte le persone al mondo é la più improbabile.

Capricciosa, acida come greco yogurt, ironica onirica, scostante marea anomala, sfruttatrice negriera, egoìste (egoìste...), lontana circe/itaca ita y vuelta, fastidiosa come un colibrì, influenzata riflessiva su concetti astratti oltre i 38°, suonatrice accanita di chitarra doremifaggiante, osteggiatrice dell'altrui soavissimo canto, pittrice talentuosa di dame piangenti e fluide, lettrice di autrici introvabili se non dopo cerche secentesche, adorante di film complessi sui gatti neri e bianchi, castratrice di istinti affettuosi, adoratrice rattamente melliflua di marmocchietti vocianti, mobilizzatrice di finalità fisiche a sua inderogabile voluttà a cui, come uomo di ferrea volontà, ci fosse una volta che non ci casco ( mai pentito, però )...

Eh eh!

Non so perché ma ora come ora non riesco a trovarle alcun difetto oltre ai milleseicentoventisei che ha. Sto bene anche solo a cazzeggiarci. Aiuto. Ma io sono forte, resisterò alla tentazione... un attimo solo che le mando un sms...

Sono in camera mia. Ho spupazzato i nipotini, Luca e Gabriele. Gli ho fatto anche decine di foto. Per evitare il flash diretto sono venute un pó scure, ma poi le recupero. Se fossi bravo a fare foto anche solo la metà di come sò aggiustarle forse sarei un fotografo, invece di un podografo.

Fotografia, disegnare con la luce.
Litografia, disegnare con la pietra.
Serigrafia, disegnare con la seta.
Podografia, disegnare con i piedi :)

Essere imbecilli ha i suoi vantaggi. Puoi quasi perdonarti quasi tutto. Sono incapace di intendere ma a volere voglio. Riesco a far finta di non capire nulla di quello che mi accade intorno. Purtroppo di solito non é proprio così. Riesco a sentire... la parola giusta? Venti, sefiri. Onde, dall'intorno, dall'interno delle persone. Di solito faccio finta di ignorarli.

Mezzanotte, é il 3. Sto vedendo "A mia madre piacciono le donne".

Bellissimo film, voglio essere un Miguel nella mia prossima vita.

É un sentimento persistente, il voler essere qualcun altro? No, dottore, solo come concetto astratto. Poi mi guardo allo specchio e tutto sommato ci sono affezionato a quello sgorbio astratto che vedo riflesso. Seguo pensieri e desideri confusamente limpidi, ho un fisico da... dai un 7 me lo merito, se rivado in palestra entro questa estate divento un Adone da urlo. Sono talmente insicuro di me da essere totalmente sicuro della mia insicurezza, il che é già una sicurezza. Sono loquace ed esprimo concetti interessantissimi, l'accoppiamento asessuato delle lumache é il mio pezzo forte, lo tengo in serbo per i momenti di intimità. Ho degli splendidi occhi verdi quando cavolo gli pare, per il restante tempo sono di un'imbarazzante marrone incidente digestivo. Nelle notti di luna piena degli anni bisestili dispari, con una congiunzione astrale rarissima, mi trasformo improvvisamente nel sogno di ogni donna. Non ci faccio molto affidamento però perché la prossima congiuntura sarà tra 1425 anni e 5 mesi, e difficilmente potrò sfruttarla in piena forma fisica. Ho fluenti capelli con un fastidioso cesto di vimini incastrato dentro da ormai 7 anni.

Una volta mi sono iscritto a una community con questa descrizione fisica. Nel giro di una settimana ero sommerso da messaggi. La metà erano zoo, l'altra metà circhi ungheresi.

Questo blog sta diventando un racconto tragicomico, o dulcamaro che dir si voglia.

Buttiamoci sul serio:

LE ASPETTATIVE E I DESIDERI

Ho letto il Tao Te Ching, che consiglia di estirparli ed essere come nuvola che solo vento muove, e che accoglie ogni spinta con egual disinteresse. Non mi piace. Voglio desiderare, anche se i desideri spesso vengono castrati. Voglio sognare, anche se i bei sogni mutano in incubo la realtà. Voglio avere delle aspettative, anche se spesso disilluse. La verità é che adoro sentire il mio cuore pulsare. Secondo me la vera via é accettare con egual gioia ogni sentimento, ogni palpito, ogni sordo scorrere del sangue nelle vene. Sei vivo, e questo te lo ricorda. Considerando tutta la gente che muore in ogni momento, a qualsiasi età, questo é già un bellissimo miracolo. E allora piangi, e ridi, e gioisci, e disperati, e attendi e rincorri, perditi in ogni labirinto che trovi, smarrisci il tuo tempo e affrettati a farlo perché alcune porte rimangono aperte per pochi istanti. Non aver paura di soffrire, ogni piccola gioia é già ricompensa, un bacio inatteso, una carezza, un sole mattutino, l'alba in una casa non tua, mangiare, bere, divertirsi, cacare, respirare, fluttuare nel dormiveglia, avere il raffreddore e fare buffi starnuti, dormire storti perché qualcuno vi butta in pizzo al letto...

Ogni momento é unico, purtroppo e per fortuna.

Va bene, il vecchio cinese della montagna é andato, e potete togliere quella musichetta che non c'entrava nulla.

Vi voglio bene, ti voglio bene, mi voglio bene...